venerdì 15 novembre 2013

L’Europa stronca Letta “Tasse e leggi, tutto inutile” Addio al tesoretto da 3 mld

La Ue boccia la Legge di Stabilità: “Da cambiare, i target sono lontani”. Ci negano il bonus investimenti su cui il premier aveva puntato tutto.
L’unica palla d’accaio è quella del mazzafrusto con cui l’Europa fustiga l’Italia. Le palle d’acciaio del premier non valgono nulla. Enrico Letta e l’Italia, dalle istituzioni continentali, prendono sonori schiaffoni. Il verdetto è quello che arriva da Bruxelles, che stronca la legge di Stabilità poiché “evidenzia progressi limitati” sulle raccomandazioni relative alle riforme strutturali fatte dal Consiglio a maggio scorso. Bruxelles aggiunge che l’Italia rischia di non rispettare le “regole sul deficit contenute nel patto di stabilità e crescita nel 2014″, e che dunque il Paese è a più alto rischio di sforamento dei paramtetri.
Tesoretto addio – La beffa più amara, per Letta, è però quella relativa al cosiddetto bonus investimenti, un tesoretto di circa 3 miliardi che l’Italia aveva chiesto alla Ue. Un tesoretto con il quale il premier aveva “scudato” tutte le sue misure più impopolari, dall’aumento Iva alla reintroduzione sotto mentite spoglie della tassa sulla casa. Bruxelles spiega che “l’Italia non ha accesso alla clausola per gli investimenti perché il debito non si è evoluto in modo favorevole”. Un governo inutile, dunque, immobile, inerme, e che non riesce a raggiungere uno dei suoi obiettivi principali, quello di mettere mano al tesoretto.
Le cifre – A bocciare l’operato di mister palle d’acciaio sono le cifre. Il suo esecutivo aveva calcolato uno scontro del rapporto deficit-Pil pari allo 0,3% per la spesa di investimenti per progetti co-finanziati dalla Ue. Ma la clausola non può scattare a favore di un Paese a crescita negativa o sotto il potenziale, in particolare se la deviazione dal percorso di consolidamento del bilancio non porta a superare il 3% di deficit-Pil nominale e se la regola del debito pubblico è rispettata. 

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